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Dittongo, trittongo e iato

I dittonghi sono unità formate da due vocali accostate, che si pronunciano con una sola emissione di voce. I dittonghi sono formati dall'unione di una vocale forte ( a,e,o), per lo più accentata, con una vocale debole (i,u) atona, oppure dall'unione di "i" e "u" tra loro.
DITTONGHI ASCENDENTI: quando la “i” e la “u” precedono la vocale tonica.
Ià, iè, iò, iù, uà, uè, uò, uì,
piano, ieri, piove, chiuso, quando, guerra, buono, disguido.
DITTONGHI DISCENDENTI: quando la “i” e la “u” seguono la vocale tonica.
Ài, èi, òi, ùi, àu, èu.
Fai, vorrei, voi, lui, laura, FEUDO.








Si chiamano mobili i dittonghi "ie" ed "uo" perchè, nel passagio da una parola primitiva ad una derivata o nella coniugazione dei verbi, la loro vocale perde l'accento, e di solito essi si riducono alle semplici vocali "e,o".


Si chiamano trittongo l'unione di tre vocali pronunciate con una sola emissione di fiato: uài, uèi, uòi, iài, ièi, iuò. 
             ESEMPIO: guài, quèi, tuòi, pigliài, mièi, giuòco.
I dittonghi e i trittonghi si pronunciano indugiando più a lungo sulla vocale forte e accentando solo brevemente alle vocali deboli.


Quando due vocali, pur essendo contigue nel corpo di una frase, non vengono pronunciate con una sola emissione di voce, formando uno iato, e non un dittongo. 
Si ha uno iato:
  • quando si incontrano le vocali forti "a,e,o" (poeta,maestro) ;
  • quando "i,u" accentate si incontrano con le altre vocali (bùe,mormorìo) ;
  • nelle parole derivate da altre contenuti uno iato (via,viale) ;
  •  nelle parole composte con i prefessi "ri-re" e i prefissoidi "bi-tri-" (rialzato,reincarnato,biennale)


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